XVI domenica del tempo ordinario

L’Alleanza tra Dio e il suo popolo è fondata sull’ascolto della voce del Signore. I Comandamenti, che sono a fondamento del Patto, sono la primissima voce, la primissima Parola di Dio. Non sono l’ultima voce, l’ultima Parola. Dio è il Dio dalla voce e dalla Parola senza alcuna interruzione. Chi è Cristo Gesù? È la Parola Eterna del Padre, Parola Incarnata, nella quale si compiono tutte le Parole Antiche di Dio, tutte le sue Profezie, tutti i suoi Oracoli. Chi è la Chiesa? È la Sposa di Cristo che vive nella storia realizzando Cristo secondo la Parola di Cristo che lo Spirito le dice ogni giorno.

Mosè salì verso Dio, e il Signore lo chiamò dal monte, dicendo: «Questo dirai alla casa di Giacobbe e annuncerai agli Israeliti: “Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all’Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatto venire fino a me. Ora, se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me una proprietà particolare tra tutti i popoli; mia infatti è tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa”. Queste parole dirai agli Israeliti». Mosè andò, convocò gli anziani del popolo e riferì loro tutte queste parole, come gli aveva ordinato il Signore. Tutto il popolo rispose insieme e disse: «Quanto il Signore ha detto, noi lo faremo!». Mosè tornò dal Signore e riferì le parole del popolo. Il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per venire verso di te in una densa nube, perché il popolo senta quando io parlerò con te e credano per sempre anche a te» (Es 19,3-9).

Questi sono i comandi, le leggi e le norme che il Signore, vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso; perché tu tema il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni. Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto. Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte (Dt 6,1-9).

Chi è Maria, nel racconto che il Vangelo di Luca oggi pone alla nostra meditazione e riflessione? È figura perfetta di Cristo, sempre in ascolto di ogni Parola che il Padre fa giungere a Lui nello Spirito Santo. È anche figura della Chiesa, posta perennemente ai piedi del suo Sposo, per ascoltare il suo cuore che le parla, indicandole oggi la via della vita, della verità, della giustizia, della santità. La Chiesa vive ascoltando Cristo. Il giorno in cui essa non ascolterà più Cristo Signore, si spoglierà delle sue vesti divine e indosserà di certo le vesti sataniche. Penserà secondo Satana e non più secondo il suo Sposo Eterno, il suo Eterno amore, la sua Parola di purissima verità.

Chi è Marta? Lei è figura di una Chiesa che si affanna ogni giorno in mille opere vane che non interessano né a Cristo e né sono utili agli uomini. Non interessano a Cristo, perché queste opere non sono state da Lui comandate, volute, ordinate. Non sono utili agli uomini perché non danno loro alcuna salvezza. Sono opere che soddisfano solo la gloria mondana di chi le compie, e spesso neanche questa. Satana però sa che facendo affaticare mente e cuore per le opere vane, la Chiesa, nei suoi vescovi e presbiteri, non avrà più tempo per preoccuparsi della vera salvezza dell’umanità. Le stupende opere umane, spesso anche di “carità”, lasciano l’uomo nel peccato.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci discepoli di puro ascolto

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