Domenica VIII^ del Tempo Ordinario

Cercate il regno di Dio e la sua giustizia: il primato di Dio nella vita reale è l’essenza della fede, esprime la scelta di riconoscere la sua signoria e crea le condizioni per un agire capace di trasformare la società nella direzione in-dicata da Gesù. La giustizia di Dio va intesa come la sua vicinanza solida-le con l’umanità debole e bisognosa di salvezza. Questo Dio ce lo dona, non come ricompensa per i nostri meriti, ma per grazia. Nel Vangelo viene delineata l’immagine di Dio come Padre: ci segue amorevolmente da vicino; non manca, con i suoi interventi provvidenziali, di renderci liberi da ansia e preoccupazioni angoscianti; non ci fa sentire orfani abbandonati a noi stessi, bensì amati e cercati. Nella prima lettura possiamo ascoltare il lamento di Sion, che si considera dimenticata dal Signore, ma al tempo stesso la dichiarazione rassicurante di Dio alla città amata. In tal modo il testo profetico prepara l’annuncio del Vangelo. Nella seconda lettura, ripresa ancora dalla prima lettera alla comunità di Corinto, Paolo richiama i cristiani ad una concezione corretta dell’evangelizzazione e del ruolo dell’apostolo, posto a guida della comunità. Le indicazioni date aiutano a ben comprendere l’esperienza ecclesiale anche oggi. In riassunto, all’amore pieno di tenerezza e fedele di Dio verso di noi, deve corrispondere una fiducia totale del credente in Dio, che, se provvede agli uccelli del cielo e ai gigli del campo, certamente non ci farà mancare il necessario per la nostra vita.

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