Domenica di Pentecoste

Promesso da Gesù, lo Spirito Santo viene donato come guida e anima della Chiesa e della vita dei cristiani. Lo Spirito di Gesù apre i cuori all’acco-glienza del suo messaggio, aiuta a fare nostro lo stile di Gesù e a renderlo trasparente con uno stile di vita corrispondente. Lo Spirito Santo stimola la Chiesa ad aprire le sue porte a tutti, ad abbandonare sentimenti di paura per annunciare al mondo il progetto di Dio sull’umanità. La Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, può essere anche oggi anima della storia, non come potere, ma quale mediatrice della shalom, la pace annunciata dai profeti e promessa da Gesù: una umanizzazione della terra, una riconcilia-zione tra i popoli, un’armonia con il creato, fino che Dio sia tutto in tutto. Nel Vangelo Giovanni descrive come il mistero della Pasqua di Gesù trovi il suo compimento proprio nel dono dello Spirito. Conseguenza di questo dono sono la ‘pace’ e la ‘missione’. Il Risorto torna a dare fiducia ai suoi, nono-stante la loro debolezza: alita su di loro, quasi a comunicare il suo respiro, ma poi chiama i discepoli alla responsabilità di ricominciare un cammino, al cui centro sta la missione per portare a tutti il perdono riconciliante. Questo cammino è segnato fin dall’inizio da un comprendersi di tanti che parlano lingue diverse (I° lett.): la presenza divina crea comunione tra diversi, unità nella pluralità. E’ delineata l’immagine della Chiesa: una comunità di diversi, al servizio dell’unità dell’umanità, fondata nell’unico Spirito (II° lett.).

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