Domenica di Pasqua

La Pasqua è l’incontro con il Risorto, che porta una trasformazione della vita che ha forza comunicativa. La metafora del lievito, a cui ricorre S. Paolo, descrive bene la missione che la Pasqua affida alla comunità cristiana. La vita nuova nasce dall’abbandono del vecchio mondo: il dilagare del male è stato definitivamente sconfitto in Cristo.
E questa novità può stimolarci ad una paziente opera di purificazione dentro e fuori di noi. La Pasqua ci renda collaboratori di Dio per la rinascita del nostro mondo. Il Vangelo mostra il processo attraverso il quale i discepoli (Pt. e Gv.) giungono alla fede del Risorto. L’incontro di Gesù risorto con la Maddalena manifesta poi anche la difficoltà del riconoscimento. E’ proprio questo momento umano, fatto di sentimento e cuore di una donna, che apre la narrazione delle apparizioni,  a manifestare come i discepoli arrivano a credere, e anche la pedagogia divina nei loro confronti. Nel riassunto del mistero di Gesù fatto dalla prima lettura trova il suo posto vero nell’annuncio solenne di Pietro che riguarda il suo significato. Chi crederà in lui potrà sperimentare il dono della remissione dei peccati. La seconda lettura invita perciò i cristiani a risorgere con Cristo: cercare le cose di lassu’ significa imparare a leggere ogni situazione umana alla luce della risurrezione. Sostenuti da questa fiducia, che ci permette di guardare oltre la morte, possiamo contribuire a cambiare anche le realtà più disgregate.

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