Comunicazione Vicario per la pastorale

Treviso, 29 aprile 2020
S.Caterina da Siena, patrona d’Italia

 

Carissimo confratello,

il permanere della sospensione delle celebrazioni e di qualsiasi forma di assembramento continua a chiedere di modificare, in alcuni casi di sospendere, alcune iniziative messe da tempo in calendario.   Evidente come a tutti risulti faticoso il proseguire di tale situazione, ma ciò non deve impedire – come avvenuto finora – alle persone e alla nostra Chiesa di alimentare la fede e di condividere nei modi possibili.

Ne faccio cenno qui di seguito, invitandovi ad informare attraverso i mezzi finora usati le comunità parrocchiali e le Collaborazioni Pastorali.

  1. Rosario nel mese di maggio. Tradizionalmente è il mese nel quale molte persone, personalmente, in famiglia, o presso i capitelli recitano il Santo Rosario. Papa Francesco, nella sua breve Lettera a tutti i fedeli per il mese di maggio 2020 (25 aprile 2020), scrive: «È tradizione, in questo mese, pregare il Rosario a casa, in famiglia. Una dimensione, quella domestica, che le restrizioni della pandemia ci hanno “costretto” a valorizzare, anche dal punto di vista spirituale. Perciò ho pensato di proporre a tutti di riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a casa nel mese di maggio. Lo si può fare insieme, oppure personalmente; scegliete voi a seconda delle situazioni, valorizzando entrambe le possibilità. Ma in ogni caso c’è un segreto per farlo: la semplicità; ed è facile trovare, anche in internet, dei buoni schemi di preghiera da seguire».

Uno di questi schemi l’ha predisposto l’Ufficio liturgico diocesano. Lo si può trovare nel sito della diocesi, all’interno dell’area dedicata alla preghiera nel Tempo Pasquale. Presenta dei brevi testi evangelici a commento dei singoli Misteri e suggerisce per ognuno di essi una specifica intenzione di preghiera; segnala pure delle attenzioni se il Rosario lo si recita in famiglia con dei bambini.

Ricordo che è da evitare per questo mese la recita del Rosario comunitario presso i capitelli, visto che pure per le celebrazioni dei funerali non si può superare il limite di 15 persone.

 

  1. Domenica 3 maggio: Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni. Verrà trasmessa su Antenna 3, alle ore 9.30, la S. Messa presieduta da don Giancarlo Pivato, responsabile del Centro Diocesano Vocazioni (CDV) e della Comunità Vocazionale del Seminario Diocesano con sede a Cendon di Silea. Continuiamo a chiedere al Signore il dono che ad ogni uomo e donna della terra sia dato il dono di rispondere alla vocazione che il Signore gli rivolge, soprattutto per chi è chiamato al ministero sacerdotale, al diaconato permanente, alla consacrazione religiosa o monastica.

In continuazione con questa Giornata Mondiale, sabato 16 maggio, alle ore 20.45, via streaming (su sito e youtube della diocesi) verrà proposta una Veglia di preghiera per le vocazioni promossa dal CDV e dall’Ufficio di Pastorale Giovanile. Presieduta dal Vescovo e vissuta come terzo appuntamento di preghiera di quest’anno pastorale per i giovani di tutta la diocesi, sarà eccezionalmente trasmessa via web. Il significativo numero di presenze di giovani alla veglia della Giornata Mondiale della Gioventù, il sabato vigilia delle Palme, ugualmente offerta via streaming, fa sperare ancora in una loro buona partecipazione.  

  1. Martedì 5 giugno: pellegrinaggio diocesano alla Basilica del Santo – Padova. Si comunica fin d’ora che purtroppo quest’anno lo si dovrà attuare in forma ben diversa. Alle 18.00 il vescovo Michele presidierà la S. Messa all’interno della Basilica, presenti solo alcuni sacerdoti e alcuni fedeli della diocesi. Si vedrà nelle prossime settimane di costituire tale gruppo che parteciperà in rappresentanza della Chiesa di Treviso. Sarà comunque possibile unirsi in preghiera dalle proprie case grazie alla diretta della celebrazione su:
  1. Per quanto riguarda le attività estive per bambini, ragazzi, adolescenti e giovani, vale ancora quanto ho scritto nei giorni scorsi: «resta tuttora prematura qualsiasi programmazione di proposte estive come finora attuate». Ciò non significa che nulla si potrà fare, ma che si sta riflettendo e dialogando su cosa sarà possibile suggerire e promuovere, consapevoli comunque che tutto dovrà avvenire sempre nel rispetto delle ferme norme sanitarie circa la libertà di movimento e l’abitare ambienti comuni (oratori, case alpine, ecc.).

Per ora continua la riflessione da parte dell’ufficio di Pastorale Giovanile ed il confronto con le Associazioni e con altre diocesi, prendendo atto di quanto i progressivi DPCM e la Regione Veneto vanno indicando.

Alla presente allego una comunicazione da parte di don Davide Schiavon, direttore della Caritas, con la quale desidera informare i parroci di quanto comunicato in questi giorni ai Centri di Ascolto e ai Gruppi Caritas parrocchiali e delle Collaborazioni Pastorali.

Ti giunga da parte mia un fraterno saluto e un caro ricordo nella preghiera.

d. Mario Salviato

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