Domenica 2^ di Avvento

Preparate la via del Signore

Dio ha stabilito di spianare ogni alta montagna e le rupi secolari, di colmare le valli e spianare la terra, perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio. Dio prepara la strada ai tuoi passi. In ogni tuo giorno. Ma tu che hai gli occhi velati, non la distingui. La via che lui sceglie non è la via della facilità e dell’irruenza, è una via piccola, quasi insignificante, un viottolo che apparentemente non conduce alla gloria, ma è la via sicura di chi cammina senza ostacoli perché sceglie ciò che nessuno sceglie. Saliresti tu su una scala in legno coi pioli tarlati, quando accanto vedi una scala in ferro con i gradini ben saldi? Certo che no. Ebbene Dio è in quei buchetti tarlati che ti sussurra: Sali qui, non temere, ci sono io che ti sollevo e rendo leggero il tuo passo. Non ti accadrà nulla. Entreresti tu in una casa che ha i vetri infranti e ti da la sensazione di crollo imminente quando accanto c’è una villetta con tanto di giardino intorno e un caminetto acceso? Certo che no. Ebbene Dio è in quei vetri infranti che gemono e vivono la necessità di una tua presenza. A Lui piace che tu con lui prepari le cose, che tu condivida con lui l’ansia per chi soffre e ha bisogno. Ti sazia se ti metti al suo fianco e segui quel grido nascosto che si chiama silenzio, il grido alla vita … Gesù nascerà! Certamente. Ma Maria ha bisogno che tu la accompagni a Betlemme. Puoi fare questo favore al tuo Signore? Fatti strada ai suoi passi, e allora Natale sarà davvero giorno di gloria!

MEDITAZIONE

Sembra di aprire un libro di storia mentre si ascolta il vangelo di oggi. Nomi, situazioni, momenti. Tiberio Cesare, Ponzio Pilato, Erode, Filippo, Lisania, Anna e Caifa … tutti fanno la loro vita e sono ignari di quanto siano pensati e seguiti nel progetto universale di Dio che copre e raccoglie tutto ciò che l’uomo sceglie come possibile via di salvezza La parola di Dio venne su Giovanni. Il luogo scelto è un luogo speciale per la Scrittura, il deserto. Il luogo dell’incontro di Dio con il suo popolo, il luogo dell’esodo e dell’alleanza, il luogo delle promesse e delle grandi profezie, il luogo dell’attesa. Qui si leva la voce di Giovanni, una voce che è un grido. È il grido che percorre la storia, tutta la regione del Giordano. È un uomo in cammino che cerca orecchie che ascoltino, è una voce che apre le strade dei cuori. Urla e invita ad essere battezzati. Il battesimo della conversione. Convertirsi! Cambiare orientamento perché il peccato non sia una esperienza di allontanamento ma un’esperienza di dono e di sovrabbondanza di amore. L’invito è per noi, ora: Preparate la via del Signore … Sì, ma come? Ecco il progetto antico e sempre nuovo: nella tua vita c’è un burrone? Un vuoto? Lui lo colmerà con la sua venuta. Finché Cristo non nasce in te e cresce nella tua storia quel vuoto resterà vuoto. Se invece la Parola si fa carne vivrai un vuoto sempre più grande che è il vuoto del desiderio e non più il vuoto divorante ed estenuante dell’inutilità e della insoddisfazione. Nella tua vita ci sono monti e colli? Difficoltà insormontabili, fatiche impensabili, dolori che sono come pietre gigantesche che ti schiacciano senza tregua? Le parole del Signore ti custodiranno e ti renderanno forte, così che potrai valicarle o abbassarle perché le vedrai non più dal basso, ma dalle altezze di Dio. Le vie tortuose ti conducono lontano da ciò che si chiamato a vivere, ti tolgono la bussola di mano e disperdono il tuo buon cuore. Nel deserto potrai riascoltare i richiami della tua umanità, la voce della Parola che regna incontrastata su ogni altra parola. Lì incontri la salvezza di Dio. Ritorna al luogo del tuo primo incontro con Colui che ti ama, al tempo della tua giovinezza interiore, quando lo seguivi con gioia e tutto ti appariva facile perché i tuoi occhi lo vedevano ovunque … Tacciano in te le parole “moderne” della presunta maturità raggiunta, germoglino le parole “antiche” di quella fede che hai seminato qua e là ogni volta che hai percepito appena appena di essere avvolto dalla presenza amorevole di Qualcuno, ogni volta che hai voluto entrare nel Mistero di Dio.

CONTEMPLAZIONE

Eccomi, Signore. Risuonano come eco lontana le tue parole come sillabe di un appuntamento lungamente cercato … Ascolta, anima mia, il desiderio del tuo Signore! La attirerò a me, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. Là canterà come nei giorni della sua giovinezza. Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore, ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore. … Sì, voglio conoscerti più da vicino, mio Dio. Ma il deserto mi spaventa. Non ci sono strade nel deserto … come farò? La mia voce è la via che ti porterà a me, non guardare i tuoi passi, guarda le orme che ho lasciato nella tua vita, sono le mie parole … Quando la mia voce griderà nel deserto del cuore disorientato dei miei fratelli fino a innamorarli di Te? Signore, che io sia come Giovanni, l’amico dello Sposo, capace di sparire nel silenzio non appena tu arriverai …

Il Vangelo dei piccoli

Chiudi gli occhi e immagina di stare nel deserto. Cosa vedi? Una grande distesa di sabbia, nessuna pianta, non c’è nessuna persona, un grande silenzio e ti senti solo. Qui nel deserto si leva improvvisa una voce, un grido: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! … Mentre hai gli occhi chiusi puoi pensare che stai davvero nel deserto. Ogni volta che tu chiudi queste due porticine e non vedi più le cose di fuori è come se andessi in un altro mondo. Quale? Il mondo che sta dentro di te. Lì ci sei solo tu e tutti quelli che ci vuoi portare. Se uno ti ha detto qualcosa che ti ha fatto soffrire, anche se stai solo quelle parole sono venute con te. La persona non c’è più, ma le sue parole sì. Vedi quanto è potente la parola? Ti segue, non te la riesci a levare dalla mente. Si è come impressa in maniera indelebile. In questo mondo che è invisibile agli altri tu senti, pensi, immagini, sogni … è tutto nascosto ma non questo irreale! Le parole dolci che ti hanno fatto piacere sono profumate come le rose, le parole dure fanno come le spine, pungono! Eppure nessuno le tocca e le vede, neanche tu. Quando chiudi gli occhi puoi preparare una via dentro di te, una via su cui camminare e ritrovare tutto quello che ti sta a cuore. Dentro di te incontri anche i burroni, cioè quelle paure che non dici a nessuno e che scavano in te e ti mettono con le spalle al muro. Ci sono poi degli ostacoli, grossi come montagne, che richiedono tanto esercizio per essere scalati, e sono le cose che non ti va di fare… Se tu ogni giorno dedichi un po’ di te a questo viaggio meraviglioso dentro di te, impari a custodire le cose belle che vivi e a buttar via le cose che ingombrano i tuoi passi e ti fanno inciampare. Gesù è vicino, ma se la via che porta al tuo cuore è piena di cose, dove passa? C’è il rischio che lui arriva e tu non lo vedi perché ti aspetta dietro le montagne di robe che hai accumulato in casa tua.

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