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VIII domenica del tempo ordinario

Certe coincidenze tra Vangelo e vita, sembrano essere scritte da qualche comico che con ironia vuol far sorridere e riflettere.

Nella pagina di Vangelo di questa domenica che precede l’inizio della Quaresima, Gesù dice ai suoi discepoli: “Non preoccupatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani”. E mentre noi ascoltiamo a messa queste parole a Milano è in pieno svolgimento la settimana della moda e ovunque è carnevale. E la domanda “cosa indosseremo”, sia sulla passerella o in una festa, è la domanda che più o meno assilla molti.

Questa ironica coincidenza fa riflettere su cosa davvero Gesù vuol dire ai suoi discepoli di allora, e ovviamente queste parole così provocatorie sono ancora oggi efficaci e attuabili per tutti.

Oggi non solo ci affanniamo su cosa mettere a carnevale, o magari su cosa indossare per uscire di casa. L’affanno e la preoccupazione è ben più generalizzata da una crisi economica che non sembra mai finita.

Prendere alla lettera le parole di Gesù che invita a non preoccuparsi del cibo e dei vestiti ma a guardare i fiori e gli uccelli e a fidarsi di Dio, sembra davvero un discorso fuori dalla realtà e a tratti irritante.

Eppure questo invito accorato del Maestro a fidarsi della Provvidenza di Dio non è per nulla campato per aria. Ci sono uomini e donne che lo hanno preso sul serio e ne hanno fatto un programma di vita.

Gesù quando propone questo ai suoi discepoli, lo fa non per renderli più poveri ma più liberi.

Se l’affanno delle cose materiali toglie ossigeno alle relazioni con Dio e con i fratelli, allora meglio liberarsi da questo legame e cercare davvero quello che ci fa felici dentro e non solo fuori di noi.

E’ quindi la libertà quella che sta a cuore di Gesù, una libertà che toglie l’uomo dal peso delle preoccupazioni materiali che lo portano molto rapidamente a scontrarsi con il prossimo, a sentirlo come nemico dei propri beni e quindi da eliminare.

Cercare il Regno di Dio e la sua giustizia è una scelta di libertà, ed è credere che la nostra ricchezza non è in quello che abbiamo nelle mani o in tasca, non è in quello che ci copre o in quello che sta nello stomaco, ma la nostra ricchezza sta nell’amore di Dio e del prossimo.

La Provvidenza è la strada che alla fine rende il mondo un luogo dove c’è spazio e beni per tutti mentre l’egoismo dell’accumulo di pochi è la vera causa della povertà che nel mondo genera divisioni, guerre e le conseguenti migrazioni.

Le parole di Gesù sono quindi una provocazione da non lasciar cadere troppo in fretta, e da ascoltare anche se può farci male e mettere in crisi.