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Domenica VI di Pasqua

Il Paraclito.

Inizia questo tratto di Vangelo con la notizia-bomba della «inabitazione»: «Se uno mi ama… noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui». Torneremo su questo testo «da vertigini» nella festa della Trinità.

Ora, anche in preparazione alla Pentecoste, sostiamo sulla promessa dello Spirito Santo. Cinque sono i passi sullo Spirito in Giovanni nei discorsi dell’ultima cena: questo è il secondo. Vogliamo dare uno sguardo rapido a tutti.

Il termine «Spirito Santo» è usato una sola volta. Il titolo che piace a Giovanni è «Spirito di verità»; ma il nome proprio, tipico, esclusivo dell’evangelista, è «Paraclito».

1. «Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre…». Paraclito: dal verbo para-kaléo, ad-vocare, chiamare vicino. In greco non ha mai significato tecnico; è un amico, una persona di fiducia. La «paráclesis» allora è il conforto, la consolazione. Atti 9,31: «La Chiesa… colma del conforto (paráclesis) dello Spirito Santo…». Ecco perché è tradotto con «Consolatore». La Chiesa dunque è «consolata». La creatura più consolata, ricolma di Spirito Santo, è Maria, «la Consolata», che diventa «Consolatrice», perché può consolare con la consolazione con cui è stata consolata. Gesù parla di un «altro» Paraclito: il primo è lui, che se ne va e poi ritorna. La presenza dello Spirito, che il mondo non vede e non «conosce», conforta la Chiesa, rassicurandola che Gesù è vivo e presente in mezzo ai suoi. Per questo è lo Spirito di verità.

2. «Il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto». Tutto ciò che Gesù ha fatto e detto rimane «ricordato», celebrato, nell’oggi della Chiesa, nell’oggi liturgico. È lo Spirito che rende presente il mistero di Cristo. Il momento vertice è la grande «epiclesi» dell’Eucaristia: «Manda, Signore, il tuo Spirito su questo pane e su questo vino perché diventino il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo… …lo Spirito Santo faccia di noi un solo corpo e un solo spirito». Chi fa la Comunione eucaristica si comunica (mangia) con tutti i fatti del Vangelo: la Vita-Morte-Risurrezione di Cristo è resa presente per l’azione dello Spirito. Per cui, per esempio, il contenuto divino della nascita di Gesù a Betlemme non appartiene al tempo, ma all’oggi eterno, che viene reso presente a noi quando celebriamo, e possiamo dunque cantare con verità, nella notte di Natale: «Oggi è nato per noi un Bambino».

3. «Quando verrà il Paraclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi…». C’è una frase molto importante negli Atti: «Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo».

4. «Quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo…». Molto forte: «arguet mundum»! Riguardo a tre cose:

– al peccato: rifiutare Cristo;

– alla giustizia: il ritorno al Padre nell’obbedienza della croce;

– al giudizio: condannerà il mondo.

Lo Spirito Santo giudica il mondo. La storia trasformata in caos è la vera tragedia. Impotenza, limiti, disperazione: è l’accusa dello Spirito!

5. «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità…». Lo Spirito guida la Chiesa a comprendere il mistero di Cristo: è Gesù la Verità. Testimonianza di questo cammino è il Vangelo di Giovanni: quanta strada da Marco a Giovanni! Procedimento non affidato agli sviluppi della storia o alla ricerca umana, ma frutto dello Spirito che guida la Chiesa.

Bibbia  x Cellulare

Ti immagini che succederebbe se usassimo la nostra Bibbia come usiamo il nostro cellulare?

E se sempre portassimo la nostra Bibbia in tasca o  nella borsa?

E se la guardassimo ad ogni istante durante il giorno?

E se tornassimo a cercarla se la dimentichiamo a casa o in ufficio?

E se la usassimo per mandare messaggini ai  nostri amici?

E se la trattassimo come se non potessimo vivere senza di lei?

E se la regalassimo ai ragazzi?

E se la usassimo quando viaggiamo?

E se la prendessimo per i casi di emergenza?

Al contrario del cellulare  

* La Bibbia non perde campo,  ”funziona” in qualsiasi luogo.

* Non bisogna preoccuparsi per l’esaurimento del credito perché Gesù ha  già pagato il conto e il credito è   senza fine.
*E il massimo è che non cade mai la linea e la carica della  batteria è a vita.
”Cercate il Signore, mentre si fa trovare; invocatelo, mentre è vicino’!  (Is 55:6)*

Nella Bibbia troviamo alcuni numeri di emergenza

Quando sei triste, digita Giovanni 14.

Quando qualcuno parla male di te, digita Salmo 27.

Quando sei  nervoso(a), digita Salmo 51.

Quando sei preoccupato(a), digita Matteo 6,19-34.

Quando sei in pericolo, digita Salmo 91.

Quando Dio sembra distante, digita Salmo 63.

Quando la tua fede ha bisogno di essere attivata, digita Ebrei 11.

Quando sei solo(a) e hai paura, digita Salmo 23.

Quando sei aspro e critico, digita 1 Corinzi 13.

Per sapere il segreto della felicità, digita Colossesi 3,12-17.

Quando ti senti triste e solo(a), digita Romani 8,31-39.

Quando desideri pace e riposo,  digita Matteo 11,25-30.

Quando desideri pace e riposo,  digita Matteo 11,25-30.

HO RICEVUTO QUESTO ELENCO DI TELEFONI DI EMERGENZA E MI SEMBRA COSA BUONA CONDIVIDERLO CON GLI AMICI.

Invia ai tuoi amici……e che Dio ci benedica.

Trascrivilo nella tua agenda, uno di questi numeri potrà essere

IMPORTANTE  in qualsiasi MOMENTO nella tua VITA!!!