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Domenica II^ di Pasqua

Le apparizioni del Risorto costituiscono anche un quadro di elaborazione della fede in lui e della missione da lui affidata ai suoi discepoli. Gesù risorto occupa sempre il posto centrale. E centrale resta sempre nella fede della comunità cristiana. La figura di Tommaso rappresenta oggi la difficoltà e al tempo stesso il valore di una fede radicata sulla testimonianza di altri credenti. La comunità cristiana si edifica infatti sulla testimonianza di altri credenti, in particolare nella testimonianza apostolica, continuata nella storia da una catena di testimoni credibili per la loro vita di fede. Il Vangelo rivolge a tutti coloro che lo accolgono l’augurio che Gesù risorto rivolge ai suoi discepoli: Pace a voi. Il dono del Risorto ai suoi è infatti lo shalom: non una pace qualsiasi, ma l’armonia creata da Dio, la riconciliazione della creazione intera ad opera di Dio. Essa consiste nella partecipazione alla comunione piena con il Padre.  Da questa armonia con Dio nasce anche la comunione tra gli uomini, resa presente proprio nell’unione fraterna, dono dello Spirito Santo ed esperienza  intensa delle prime comunità cristiane. Essa rimane l’ideale a cui ogni comunità cristiana deve conformarsi. Questa rigenerazione, mediante la risurrezione di Gesù, rimane la nostra speranza viva, la meta della nostra fede. Per questo motivo la seconda lettura invita a benedire Dio che in tal modo ha manifestato la sua misericordia verso di noi.